Le regole

Le regole sono un punto di appoggio per i più deboli e un limite chiaro per i prevaricatori.

I programmi federali nell’ambiente del karate FESIK sono perfettamente in grado di interagire con la scuola, condividendo gli obiettivi educativi generali e specifici nell’ambito dell’educazione motoria, fisica e dell’avviamento alla pratica sportiva. Il KARATE per i suoi progetti metodologici e le proposte didattiche opera da tempo, e in maniera sempre più incisiva, all’interno della scuola. Il percorso formativo tracciato dai Programmi adatti all’infanzia per es. la motricità ludico-sportiva hanno ottenuto il riconoscimento più importante, ovvero l’attribuzione di un ruolo fondamentale nel processo di formazione dell’individuo.
Sotto il controllo e la ricerca del Maestro Luigi Fiorella, l’allenamento per i BAMBINI prevede esercizi di gioco generale e di gioco specifico introduttivi alla disciplina, attraverso attività ludiche: giochi per la percezione dell’equilibrio, percezione dello spazio, coordinazione generale, giochi che stimolano la fantasia del bambino, portandolo a vivere situazioni sempre nuove e anche in forme “esplorative” del proprio corpo e della propria mente. La ricchezza delle gestualità come, per esempio, le tecniche di parata, gli attacchi di piede e di mano, le cadute, eseguite prima da soli e poi con l’avversario, in tutte le forme e direzioni. Ciò richiede la partecipazione di tutto il corpo e fa del karate una disciplina adatta alla formazione dei BAMBINI, piacevole, limitando al minimo la noia degli esercizi. La molteplicità degli esercizi porta ad una accurata conoscenza del proprio corpo e di conseguenza dei propri limiti, accettando e comunque sforzandosi di superarli; sviluppando la disciplina, la volontà, il coraggio, il rispetto dei compagni, la capacità di gestione dello spazio e del tempo, l’equilibrio tra fatica e riposo, il piacere di collaborare, i sentimenti di lealtà e amicizia, il controllo delle emozioni in condizioni di disagio. E ancora, lo sviluppo della struttura muscolo-scheletrica, l’elasticità muscolare, le articolazioni, il potenziamento del sistema cardiocircolatorio, l’ armonia e il controllo del proprio corpo. L’allenamento e la simulazione del combattimento, prima prestabilito e poi libero governato da precise regole, inducono e abituano il bambino a rispettare i diritti e i sentimenti degli altri e a giocare secondo regole stabilite che troverà nella vita sociale, rafforzando la volontà e superando le difficoltà sia fisiche che mentali. Durante la pratica delle tecniche, il maestro scandisce dei comandi che aiutano a far capire ai bambini il momento dell’azione e il momento dell’attesa, sviluppando così le loro capacità di autocontrollo psico-fisico. Con la pratica del karate si vengono a delineare situazioni psicologiche importanti che portano all’amicizia, come pure all’espressione di un’”ostilità controllata” che insegna a confrontarsi con un avversario da superare, ma allo stesso tempo da rispettare. Nel gruppo, inoltre, le regole del gioco o, in alcuni casi, il rispetto di alcune abitudini o rituali collettivi, forniscono l’opportunità di interiorizzare un sistema di norme e valori con modalità che ne favoriscono l’accettazione. Infatti, le attività fisica del karate non sono rivolte al solo miglioramento della prestazione fisica e di combattimento, ma soprattutto, alla formazione di un individuo più disponibile e adattabile alle diverse circostanze nelle quali si imbatte. Se si pratica con serietà e costanza, il karate consente al bambino di avere una visione globale dei piccoli e grandi problemi della vita, con maggiore capacità di tolleranza e comprensione dei propri simili. Il karate in pratica rispecchia in piccolo quello che è la vita di ogni giorno, si vince, si perde, ci si esalta, ci si abbatte, si lotta, si desiste, si fatica e si recupera.      

Maestro Luigi Fiorella